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Fratelli dei poveri, fratelli di Cristo
«Egli ha creato il misero, per riconoscere il misericordioso; ha fatto il povero, per mettere alla prova il ricco. La povertà dei fratelli costituisce il vero motivo delle tue ricchezze, a condizione che tu ti prenda cura del bisognoso e del povero e non tenga soltanto per te i beni che hai ricevuto, perché per questo Dio ha affidato a te in questo mondo anche la parte del povero, affinché Egli fosse debitore a te di qualunque dei suoi doni [...] infatti, attraverso i poveri, Cristo riceve e allora ti ripagherà per loro». [Lettere di San Paolino di Nola, Epist. 34, 6 – Discorso sul “tesoro del tempio”]
Questo passo, ricavato dall'epistola XXXIV di San Paolino di Nola, ci può stimolare qualche riflessione in occasione della V giornata mondiale per i poveri (domenica 14 novembre).
Innanzitutto mette di fronte ai nostri occhi la realtà dei fatti: aiutare un povero significa aiutare Cristo.
Allo stesso tempo sottolinea uno dei cardini della dottrina sociale della Chiesa: ci potrà essere davvero giustizia ed equità sociale, solo se ci aiuteremo l’un l’altro. E inoltre ci impone una prova: solo se aiuteremo gli ultimi, saremo riconosciuti misericordiosi.
Un riconoscimento, quest’ultimo, che sembra farci rimanere a mani vuote, che sembra privo di un solido valore. Però, seguendo le considerazioni di San Paolino, nella dinamica caritativa ci sarebbe anche un motivo di profitto. Prendersi cura del povero - sostiene il pastore nolano - può rappresentare un buon investimento, perché ci consentirebbe di accumulare un patrimonio nei cieli; la desiderata vita eterna.
Questa è la formula del discorso di Paolino presente nella lettera. In realtà la sostanza è ben diversa. Il vero guadagno non starebbe tanto in un fantomatico “al di là”, non starebbe nella vita eterna in sé e per sè. Per il cristiano che la pratica, la carità diventa profitto in una particolare dimensione: l’amicizia. Quello che ci invita a fare, con tanta fretta ed ansia, è condividere i nostri beni finiti, il nostro tempo e le nostre risorse con chi ne è privo. Ci sprona, in fin dei conti, a fare di poche risorse degli strumenti validi a sviluppare un’intimità con quel “Debitore così ricco, affinché da servo ti chiami amico ed, avendoti trovato fedele nell’amministrazione dei beni terreni, ti arricchisca dei suoi tesori celesti”.
È quindi l'esperienza amicale con i poveri, è quell'esperienza inclusiva che "genera fratellenza" - citando il messaggio di Papa Francesco dedicato alla V giornata mondiale dei poveri - ad essere il ponte privilegiato dell'esperienza con Cristo, a rendere la carità quel principio di vita eterna, che se spesa senza amici, può rimanere soltanto eterna solitudine.
Dunque, in occasione della V giornata mondiale per i poveri, scegliamo con chi condividere il nostro tempo e la nostra umanità; scegliamo bene a chi donarli. Riflettiamo sul fatto che un abbraccio, un sorriso, un aiuto, un’amicizia data a chi è più debole di noi è data al nostro Maestro.
Don Arcangelo Iovino,
Direttore Caritas Diocesana di Nola
In occasione della V giornata mondiale dei poveri, la Caritas Diocesana di Nola vuole offrire alcuni supporti necessari a vivere quel giorno in un particolare clima di riflessione e discernimento. Un clima che, si spera, non si riduca solo a quella giornata, ma che sia fonte di un nuovo sguardo e di nuovo approccio personale, comunitario e pastorale nei confronti del povero, inteso non più come un problema da trattare con indifferenza, ma come un essere umano da accogliere, capire ed includere.
Innanzitutto, alleghiamo il messaggio di Papa Fracensco dedicato alla V giornata mondiale dei poveri. Un messaggio che ci sostiene a guardare con occhi nuovi e con un nuovo spirito la povertà attuale.
Inoltre, vi invitiamo a scaricare le preghiere dei fedeli indicate per il 14 novembre, XXXIII domenica dell'anno liturgico, utili alla preghiera comunitaria durante la celebrazione liturgica della V giornata mondiale dei poveri.
Infine, alleghiamo la sintesi del rapporto sulle povertà 2021, elaborato dalla Caritas Italiana ed utile a capire meglio come la comunità italiana dei credenti sia riuscita a gettare il cuore "oltre l'ostacolo" e a farsi carico delle vulnerabilità emerse durante quest'ultimo periodo pandemico.
Supporti scaricabili:
Questo passo, ricavato dall'epistola XXXIV di San Paolino di Nola, ci può stimolare qualche riflessione in occasione della V giornata mondiale per i poveri (domenica 14 novembre).
Innanzitutto mette di fronte ai nostri occhi la realtà dei fatti: aiutare un povero significa aiutare Cristo.
Allo stesso tempo sottolinea uno dei cardini della dottrina sociale della Chiesa: ci potrà essere davvero giustizia ed equità sociale, solo se ci aiuteremo l’un l’altro. E inoltre ci impone una prova: solo se aiuteremo gli ultimi, saremo riconosciuti misericordiosi.
Un riconoscimento, quest’ultimo, che sembra farci rimanere a mani vuote, che sembra privo di un solido valore. Però, seguendo le considerazioni di San Paolino, nella dinamica caritativa ci sarebbe anche un motivo di profitto. Prendersi cura del povero - sostiene il pastore nolano - può rappresentare un buon investimento, perché ci consentirebbe di accumulare un patrimonio nei cieli; la desiderata vita eterna.
Questa è la formula del discorso di Paolino presente nella lettera. In realtà la sostanza è ben diversa. Il vero guadagno non starebbe tanto in un fantomatico “al di là”, non starebbe nella vita eterna in sé e per sè. Per il cristiano che la pratica, la carità diventa profitto in una particolare dimensione: l’amicizia. Quello che ci invita a fare, con tanta fretta ed ansia, è condividere i nostri beni finiti, il nostro tempo e le nostre risorse con chi ne è privo. Ci sprona, in fin dei conti, a fare di poche risorse degli strumenti validi a sviluppare un’intimità con quel “Debitore così ricco, affinché da servo ti chiami amico ed, avendoti trovato fedele nell’amministrazione dei beni terreni, ti arricchisca dei suoi tesori celesti”.
È quindi l'esperienza amicale con i poveri, è quell'esperienza inclusiva che "genera fratellenza" - citando il messaggio di Papa Francesco dedicato alla V giornata mondiale dei poveri - ad essere il ponte privilegiato dell'esperienza con Cristo, a rendere la carità quel principio di vita eterna, che se spesa senza amici, può rimanere soltanto eterna solitudine.
Dunque, in occasione della V giornata mondiale per i poveri, scegliamo con chi condividere il nostro tempo e la nostra umanità; scegliamo bene a chi donarli. Riflettiamo sul fatto che un abbraccio, un sorriso, un aiuto, un’amicizia data a chi è più debole di noi è data al nostro Maestro.
Don Arcangelo Iovino,
Direttore Caritas Diocesana di Nola
In occasione della V giornata mondiale dei poveri, la Caritas Diocesana di Nola vuole offrire alcuni supporti necessari a vivere quel giorno in un particolare clima di riflessione e discernimento. Un clima che, si spera, non si riduca solo a quella giornata, ma che sia fonte di un nuovo sguardo e di nuovo approccio personale, comunitario e pastorale nei confronti del povero, inteso non più come un problema da trattare con indifferenza, ma come un essere umano da accogliere, capire ed includere.
Innanzitutto, alleghiamo il messaggio di Papa Fracensco dedicato alla V giornata mondiale dei poveri. Un messaggio che ci sostiene a guardare con occhi nuovi e con un nuovo spirito la povertà attuale.
Inoltre, vi invitiamo a scaricare le preghiere dei fedeli indicate per il 14 novembre, XXXIII domenica dell'anno liturgico, utili alla preghiera comunitaria durante la celebrazione liturgica della V giornata mondiale dei poveri.
Infine, alleghiamo la sintesi del rapporto sulle povertà 2021, elaborato dalla Caritas Italiana ed utile a capire meglio come la comunità italiana dei credenti sia riuscita a gettare il cuore "oltre l'ostacolo" e a farsi carico delle vulnerabilità emerse durante quest'ultimo periodo pandemico.
Supporti scaricabili:
Invece, cliccando qui potrete seguire le indicazioni utili per ricevere il sussidio pastorale collegato alla V giornata mondiale dei poveri.